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Il nostro Consorzio ottiene il
Riconoscimento Definitivo
come “Sistema autonomo Coripet”

Il Ministero della Transizione Ecologica, con Decreto 44 del 28 luglio 2021, riconosce in via definitiva Coripet come sistema volontario e autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari, in linea con l’applicazione delle direttive europee sull’EPR.

Un traguardo “storico” – si tratta del primo e al momento unico sistema autonomo EPR con competenza sugli imballaggi primari e che vanta rapporti stabili con ANCI e i Comuni italiani – arrivato a conclusione di un iter iniziato il 12 aprile del 2016 con l’istanza di riconoscimento come sistema autonomo e la presentazione del progetto di attività di Coripet da parte dei sei soci fondatori (oggi cresciuti sino a raggiungere i 50 consorziati). Questo il primo passo che diede l’avvio, com’è consueto in questa tipologia di richieste al MITE, al processo bifasico per ottenere il riconoscimento provvisorio prima – conseguito ad aprile 2018 sulla base di un’approfondita analisi dei materiali progettuali presentati in fase di istanza – e quello definitivo poi – oggi, 28 luglio 2021, sulla base dell’effettivo operato del Consorzio, analizzato anche dal sistema di controllo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Il termine della fase provvisoria, previsto originariamente ad aprile  2020 e poi rinviato al 30 giugno 2021 considerati gli ostacoli anticoncorrenziali subiti da CORIPET e l’emergenza sanitaria COVID, con rilascio dunque del riconoscimento definitivo, giunge oggi grazie ai risultati positivi di ogni verifica effettuata sull’attività del Consorzio: la proposta presentata in fase iniziale sotto forma di progetto ha infatti trovato rispondenza effettiva nelle azioni concrete di Coripet che oggi presenta una stabile rete di rapporti con ANCI, i Comuni italiani e gli altri operatori del settore e anche – come elemento innovativo ed integrativo rispetto alla raccolta tradizionale – una rete sempre più estesa di ecocompattatori intelligenti per l’intercettazione e l’avvio al riciclo di bottiglie in pet alimentare destinate a tornare nuovamente bottiglie.

Il riconoscimento definitivo non è un punto di arrivo, bensì una nuova spinta per ampliare ulteriormente il nostro circuito di raccolta e avvio a riciclo e in particolare l’innovativo modello selettivo di riciclo bottle to bottle: la prima filiera italiana chiusa per il riciclo del PET si conferma un valido sistema di economia circolare che sa rispondere agli obiettivi della Direttiva packaging 94/62/CE e della Direttiva SUP 2019/904 e contribuisce in modo fattivo alla messa in atto dell’Agenda Onu 2030.